Nel rispetto di quanto richiesto dal D.Lgs. 101/2020, la Regione Lombardia ha provveduto ad una prima identificazione dei Comuni in cui la stima della percentuale di edifici con la concentrazione di gas radon che supera il livello di 300 Bq/m3 è superiore al 15%.
Il risultato è illustrato nella suguente mappa, in cui sono presentati i primi Comuni Lombardi classificati in area prioritaria.

Nei Comuni classificati in area prioritaria, i datori di lavoro che effettuano la propria attività in ambienti al piano seminterrato o al piano terra sono obbligati ad effettuare la misura della concentrazione media annua di radon e ad applicare azioni di risanamento nei casi in cui i valori risultino maggiori di 300 Bq/m3.
Al momento, non vi è alcun obbligo per le abitazioni private esistenti. Ma, in caso di interventi sugli edifici esistenti, o di nuove costruzioni, è necessario rispettare i limiti di riferimento. È importante ricordarsi che si parla di un rischio sanitario da non sottovalutare e che si passa all’interno dell’abitazione la maggior parte del tempo.
Bisogna inoltre consultare le mappe con un occhio critico, perché non tengono conto del singolo edificio, che potrebbe avere alte concentrazioni indoor, anche in una zona a basso rischio.
L’elenco dei Comuni lombardi inseriti in area prioritaria si trova cliccando sulla Provincia di riferimento: